100% lana vergine merinos extrafine 19 micron
misura 60x90 cm
design Mauro Bubbico
ZOMBIE è un piccolo arazzo in maglia jacquard con tecnica di intreccio piqué.
Alla stregua di un poster vero e proprio è pronto per l'affissione attraverso un apposito kit.
5 disponibili
Chi sono questi compagni che sono morti come foglie secche. La radio dice che sono solo deportati.
Il titolo Zombie riprende un pezzo dei Cranberries, gruppo carismatico irlandese molto seguito negli anni novanta, che parla della guerra in Irlanda e che forse ha contribuito a farla cessare. La citazione invece proviene da “Deportee (Plane Wreck at Los Gatos)”, scritta da Woody Guthrie nel 1948 dopo la morte di lavoratori messicani deportati. Joan Baez durante il suo tour di addio ha scelto di eseguirla per dedicarla ai migranti, provenienti dal Nicaragua, Salvador, Guatemala e soprattutto Honduras, in marcia per il Messico in cerca di speranza fuori dalla loro patria.
Zombie è una figura della tradizione magica vudù, nell’immaginario comune è un morto vivente che qui viene proposto con le sembianze di un capro. È l’immigrato oggetto di violenze ma la figura è anche legata alle credenze del ciclico ritorno dei defunti, degli antenati, degli spiriti dei morti. Siamo nel periodo di Carnevale, i mascheramenti sono l’artificio materiale per le epifanie dei morti, le apparizioni mascherate ricorrono nei rituali delle popolazioni contadine, sono correlate al processo germinativo del seme che, rimasto al buio sotto terra, ha bisogno del sostegno delle divinità sotterranee per germogliare. Queste, nel passaggio al nuovo anno, vengono evocate con appositi riti propiziatori della fertilità della terra e dell’abbondanza delle messi, affinché compaiano sulla terra per esercitare la loro forza benefica.
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